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• Chernobyl: quando il fuoco colpisce un deserto post-nucleare
21 aprile 2020
COL VENTO FORTE DELLE SCORSE GIORNATE SI SONO RIACCESI DEI FOCOLAI
Incendi a Chernobyl, il fumo soffoca la natura. Gli incendi nell'area di Chernobyl continuano a bruciare. Secondo fonti governative, al momento sono stati domati 2 dei 4 roghi ancora in corso ma il forte vento che si è abbattuto sull'area non sta facilitando il lavoro. Anche dai satelliti è possibile vedere che sono in corso una serie di incendi.
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• Pronti a versare l’acqua radioattiva della centrale nucleare di Fukushima nell'Oceano Pacifico.
11 marzo 2020
È l’annuncio del ministro giapponese, intanto rispunta un’inchiesta del 2018
Pronti a versare l’acqua radioattiva della centrale nucleare di Fukushima nell'Oceano Pacifico. Preoccupano le dichiarazioni del ministro dell’Ambiente giapponese Yoshiaki Harada sulla sorte dell’enorme quantitativo di acqua venuta a contatto con il combustibile sfuggito ai tre reattori nucleari danneggiati durante il disastro nucleare, secondo solo a quello di Chernobyl.
https://www.peopleforplanet.it/versare-lacqua-radioattiva-di-fukushima-nel-pacifico-lannuncio-del-ministro-giapponese/?fbclid=IwAR2QIrAgkJljifBW_WVgi-MFftWbgq_zOFL8i9O2WN7LvygoLI-zndOcMks
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• In Francia sei reattori nucleari hanno difetti di fabbricazione ma non vengono spenti
25 gennaio 2020
Sei reattori nucleari transalpini in funzione delle compagnie francesi EDF e Framatome hanno dei problemi di fabbricazione in alcuni dei loro componenti. I difetti riguarderebbero le saldature dei generatori di vapore delle centrali nucleari realizzati dalla controllata Framatome. Ad oggi però, nessun impianto è stato spento perché, secondo Edf, il problema non comprometterebbe il funzionamento degli impianti. Leggi tutta la news » |
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• Rifiuti radioattivi
1 dicembre 2019
Rifiuti radioattivi: nei porti italiani mai entrati in funzione i portali per rilevare spedizioni con un alto livello di radioattività. Erano stati installati 20 anni fa. Le audizioni in Commissione Ecomafie: realizzare il prima possibile il Deposito nazionale Leggi tutta la news » |
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• Chernobyl: gli animali si sono geneticamente 'automodificati' (la nuova mappa della radioattività)
20 maggio 2019
Un gruppo di 30 ricercatori provenienti da Regno Unito, Irlanda, Francia, Belgio, Norvegia, Spagna e Ucraina ha presentato i risultati di uno studio su grandi mammiferi, uccelli nidificanti, anfibi, pesci, bombi, lombrichi e batteri dimostrando che attualmente l'area ospita una grande biodiversità. Inoltre, hanno confermato la generale mancanza di grandi effetti negativi degli attuali livelli di radiazioni sulle popolazioni animali e vegetali che vivono a Chernobyl, dal momento che tutti i gruppi studiati mantengono popolazioni stabili e vitali all'interno della zona di esclusione. Leggi tutta la news » |
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• Ucraina, guasto alla più grande centrale nucleare d’Europa
3 marzo 2019
Ucraina, guasto alla più grande centrale nucleare d’Europa: si è spento uno dei reattori. “Livello radiazioni regolare”
L'impianto di Zaporizhia, fondamentale per la sicurezza energetica del paese, è stato per la maggior parte costruito con tecnologie e materiali dell’Unione Sovietica e la sua manutenzione è oggi affidata alla compagnia di stato ucraina, Energoatom. Nel settembre 2014 un decreto della Rada ha consentito la privatizzazione dell'azienda per attrarre capitale straniero Leggi tutta la news » |
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• FESTA DELLA VITTORIA IN BIELORUSSIA
9 maggio 2018
La Giornata della vittoria (in russo: День Победы?) viene celebrata il 9 maggio, in memoria della capitolazione della Germania nazista durante la seconda guerra mondiale (conosciuta anche come la Grande guerra patriottica in Unione Sovietica e alcuni Stati post-sovietici).
La resa fu firmata nella tarda sera dell'8 maggio 1945 (già il 9 maggio a Mosca), in seguito alla capitolazione concordata in precedenza con le forze alleate sul fronte occidentale. Il governo sovietico annunciò la vittoria la mattina del 9 maggio, dopo la cerimonia di firma avvenuta a Berlino. Tuttavia, è solo dal 1965 che la Giornata della vittoria è stata proclamata festa nazionale. |
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• Chernobyl, il mistero degli alberi ‘zombie’
12 maggio 2017
31 anni fa, l’attenzione del mondo è stata concentrata sulla catastrofe di Chernobyl, quando la centrale nucleare ucraina esplose causando uno dei peggiori disastri nucleari della storia. Il mondo è andato avanti da quel 26 aprile del 1986, ma a Chernobyl, una cosa non è cambiata molto: la vegetazione. Leggi tutta la news » |
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• BIELORUSSIA: Lukashenko sospende la tassa sui parassiti, ma le proteste proseguono Laura Luciani – 19/3/2017
19 marzo 2017
Il presidente bielorusso ha dichiarato lo scorso 9 marzo la sospensione (almeno fino al 2018) del Decreto n°3 – ovvero della cosiddetta ‘tassa sul parassitismo’. Lukashenko ha inoltre promesso che i cittadini bielorussi che hanno già pagato la tassa per il 2016 verranno rimborsati se trovano un lavoro nel 2017. Dopo le importanti manifestazioni svoltesi a fine febbraio a Minsk e in altre città, il dietrofront di Lukashenko sembrava aver sancito la temporanea vittoria della piazza.
Nonostante ciò, i bielorussi hanno portato avanti le proteste: lo scorso fine settimana tra qualche centinaio ed alcune migliaia di persone si sono radunate nelle città di Maladecna, Pinsk, Orcha, Babruysk, Brest e Rahacov. Il 15 marzo, in occasione del Giorno della libertà – tradizionalmente marcato da manifestazioni degli esponenti dell’opposizione – oltre 2000 persone hanno partecipato ad una nuova “marcia dei non-parassiti” a Minsk.
Inizialmente, il presidente Lukashenko ha tollerato le proteste, limitandosi ad ordinare interrogatori e sanzioni contro 18 partecipanti ad una manifestazione non autorizzata. Ma il tradizionale giro di vite non ha tardato ad arrivare. Secondo Amnesty International, tra il 10 e il 12 marzo scorsi almeno 48 persone sarebbero state arrestate per aver manifestato in maniera pacifica. Ulteriori arresti sono stati effettuati in seguito alle azioni del 15 marzo a Minsk e in altre città, per un totale di 150 persone finite dietro le sbarre dall’inizio delle proteste – secondo quanto riportato da Radio Liberty.
Tra i detenuti c’è anche Pavel Sevyarynets, membro del partito cristiano-democratico, che partecipava alle proteste a Orcha. Dopo i primi processi tenutisi lunedì 13 marzo, numerosi attivisti e manifestanti sono stati condannati a scontare fino a 15 giorni di carcere. Lukashenko ha commentato ripetendo che “in Bielorussia non ci sarà nessun Maidan”. Tuttavia, il numero e la severità delle sanzioni e degli arresti preventivi sono ancora di gran lunga inferiori a quelli messi in atto dopo le grandi proteste post-elettorali del 2010.
E’ importante sottolineare, come l’hanno fatto alcuni osservatori, che le proteste delle ultime settimane in Bielorussia sono spontanee e nate dal basso, non dirette dai leader dell’opposizione, sebbene questi le abbiano rapidamente appoggiate e portate in spalla. E’ la deprivazione economica a spingere i bielorussi, tradizionalmente ‘passivi’, a partecipare alle proteste: i manifestanti sono principalmente persone di mezza età che si lamentano della mancanza di lavoro e di opportunità, indignati da una tassa che li obbliga a pagare per la propria disoccupazione. La natura del conflitto sociale e le recenti tensioni nei rapporti tra Minsk e Mosca sembrerebbero spingere Lukashenko ad agire con cautela nei confronti dei manifestanti: una repressione violenta delle proteste rischierebbe infatti di creare instabilità e di offrire a Mosca un pretesto per intervenire.
Gli arresti e le intimidazioni degli ultimi giorni si saranno rivelati efficaci nel contenere la ribellione del popolo bielorusso? Non secondo quanto dichiarato da Nikolai Statkevic, leader dell’opposizione: egli prevede infatti che la partecipazione popolare aumenterà in maniera significativa nel corso della prossima manifestazione, fissata per il 25 marzo.
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• Nube radioattiva sull'Europa
21 febbraio 2017
Nube radioattiva sull'Europa, gli Usa inviano il "cacciatore" di bombe nucleari
Una nube radioattiva prodotta dallo iodio 131 è stata registrata dapprima tra la Russia e la Norvegia e poi in Finlandia, Repubblica Ceca, Francia e Spagna. La autorità hanno deciso di non avvertire la popolazione ma ora sorgono nuovi inquietati interrogativi
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• "Tutto questo rischia di essere dimenticato"
27 ottobre 2016
Nel villaggio in cui sono stato mandato tutti i maestri erano stati spostati, evacuati, ma i bambini no, non tutti almeno.
I villaggi vicini erano entrati a far parte dell’elenco di contaminazione ma quel piccolo villaggio no; era, non si sa perché, considerato una zona pulita.
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• "Un uovo di Pasqua per l'accoglienza"
18 febbraio 2016
Raccolta fondi “Un Uovo per l'accoglienza ”, promossa dall'associazione “CIAO Correggio Insieme”.
Le uova sono di cioccolato fondente e al latte,
pesano 350 grammi o 1 kg. e costano rispettivamente 5 e 15 euro l'una.
Il ricavato dalla vendita delle uova di Pasqua andrà a sostegno del progetto di accoglienza dei bambini bielorussi, provenienti da villaggi contaminati dall'incidente nucleare di Chernobyl, che arriveranno a Correggio a settembre 2016.
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• AUGURI
25 dicembre 2015
Auguri a chi ama dormire ma si sveglia sempre di buon umore, a chi saluta ancora
con un bacio, a chi lavora molto e si diverte di più, a chi arriva in ritardo ma non cerca scuse, a chi si alza presto per aiutare un amico, a chi ha l'entusiasmo di un bimbo e i pensieri di un uomo, a chi spegne la televisione per fare due chiacchiere, a chi vede nero solo quando è buio, a chi non aspetta il nuovo anno per essere migliore,
a chi come voi trova il tempo di donare con gioia!
Buon Natale ed un sereno anno nuovo ! Leggi tutta la news » |
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• Chernobyl, 28 anni dopo 10 milioni di persone vivono ancora nelle aree radioattive
26 aprile 2014
Cos'è cambiato nella città ucraina di Pripyat e nei 30 km attorno alla centrale dal 26 aprile del 1986, giorno del disastro
Tutto fermo, quasi cristallizzato. Poco è cambiato nella città ucraina di Pripyat da quel terribile 26 aprile del 1986 e nei 30 chilometri di raggio attorno alla centrale nucleare. A 28 anni dal disastro di Chernobyl, l'organizzazione ambientalista Green Cross lancia un appello per non abbandonare le famiglie che, ancora oggi, anche attraverso i loro figli e nipoti, portano i segni fisici e psicologici della contaminazione.
Secondo uno studio condotto dalla filiale svizzera di Green Cross, oltre 9,9 milioni di persone vivono ancora nelle aree inquinate dalle radiazioni a seguito dell'incidente: in Bielorussia il dato oscilla tra 1,6 e 3,7 milioni di persone, in Russia tra 1,8 e 2,7 milioni e in Ucraina tra 1,1 e 3,5 milioni. Leggi tutta la news » |
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• Viaggio delegazione in Bielorussia
5 aprile 2014
Il 23 aprile partirà per la Bielorussia una delegazione di volontari. Sarà l'occasione per conoscere i nuovi bambini che verranno a Correggio a settembre e per ritrovare quelli che sono già stati ospiti negli anni passati.
“Ogni anno è un'esperienza di forte impatto emotivo, perché da un lato si coglie quanto ancora siano pesanti sulla popolazione i segni della ricadute di quel disastro nucleare dall'altro è evidente quanto grande sia, anche in termini di rapporti umani, oltre che economici, il lavoro fin qui fatto dall'associazione." |
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• Un nuovo sarcofago per Chernobyl, mentre si teme per i danni sulla popolazione
9 gennaio 2013
Decine di migliaia di persone hanno continuato in questi 27 anni a vivere "indisturbate" nella zona interessata dalle radiazioni, a cibarsi ogni giorno di alimenti altamente radioattivi,e a ingerire acqua contaminata nel silenzio colpevole dell'intera classe politica internazionale. La presenza del cesio resta la causa principale di decessi e malattie mortali anche tra gli ultimi nati: le particelle di cesio 137 che raggiungono l'organismo umano attraverso il respiro vi restano all'interno per circa 30 anni, continuando ad emettere radiazioni, dunque probabilmente sarà nel 2016, al 30 anniversario dell'incidente, che inizieranno a venire a galla le prime reali conseguenze date dalla presenza di cesio nell'ambiente. Leggi tutta la news » |
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• Bielorussia: 5 milioni di persone vivono ancora nelle zone contaminate da Chernobyl
22 dicembre 2012
«Cinque milioni di persone continuano a vivere nelle aree della Russia, Bielorussia e Ucraina contaminate dall'incidente di Chernobyl del 26 aprile 1986. Un numero spropositato, equivalente alla popolazione di Roma, Napoli e Milano. Nel sud della Bielorussia, dov'è caduto il 70% del fall-out radioattivo, le famiglie e i bambini vivono in situazioni di povertà assoluta, bevendo e mangiando solo acqua e cibo fortemente radioattivo, che provoca loro un abbassamento delle difese immunitarie e varie patologie tumorali, soprattutto nei bambini». Leggi tutta la news » |
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• Accoglienza 2012
30 settembre 2012
Anche quest'anno, nel mese di settembre, sono stati accolti dall'Associazione "CIAO CORREGGIO INSIEME" 10 bambini provenienti dalla Bielorussia, conosciuti da tutti come " i bimbi di Chernobyl".
Chernobyl, questo nome che evoca in ciascuno di noi paura, senso della catastrofe; eppure un nome che tendiamo a dimenticare, cullandoci nelle nostre certezze, nel pensiero che tanto " queste cose accadono solo lontano, non qui da noi".
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• 26° Anniversario incidente nucleare di Chernobyl
26 aprile 2012
Il 26 aprile del 1986 esplodeva il quarto reattore della centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina, a 110 chilometri da Kiev e a 30 dal confine bielorusso. La Tass, l'agenzia di stampa sovietica, comunicò la notizia al mondo solo due giorni dopo, insabbiando la portata devastante della catastrofe: 250 milioni di curie che ricoprirono di radioattività 145 mila chilometri quadrati fra Ucraina, Bielorussia e Russia, abitati da dieci milioni di persone. Leggi tutta la news » |
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• Viaggio in Bielorussia
25 aprile 2012
Partenza viaggio volontari associazione CIAO per la Bielorussia. Il programma sarà molto intenso: 26 aprile celebrazioni anniversario Chernobyl; innaugurazione nuovi bagni scuola Slabozhanka; incontro con insegnanti per confrontarci sull'accoglienza e su quanto incide sui bambini; conoscenza dei bambini che saranno ospiti in settembre a Correggio e le loro famiglie; incontro con bambini già ospitati negli anni scorsi (compreso gran pastasciuttata promessa ai bambini dell'anno scorso); visita reparto chirurgia pediatrica Ospedale maggiore di Gomel; visita al centro diurno di Hoiniky. Ritorno fissato per il 1 maggio. Leggi tutta la news » |
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• Le centrali nucleari francesi responsabili dell'incremento di leucemie infantile acute?
12 gennaio 2012
International Journal of Cancer pubblica la ricerca "Childhood leukemia around French nuclear power plants - the Geocap study, 2002-2007" nella quale un team di ricercatori francesi dell' Institut national de la santé et de la recherche médicale (Inserm) e dell'Institut de radioprotection et de sûreté nucléaire (Irsn) riportano i risultati degli studi sui rischi di leucemia leucemia infantile acuta (Al) nei dintorni delle centrali nucleari francesi. Leggi tutta la news » |
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• Stress test nelle centrali nucleari in Svizzera: tutto a posto... anzi no
12 gennaio 2012
Secondo l'Ispettorato federale della sicurezza nucleare/Inspection fédérale de la sécurité nucléaire/Eidgenössische Nuklearsicherheitsinspektorat (Ifsn/Ensi) della Svizzera «Gli stress test dell'Ue confermano nuovamente il livello elevato di sicurezza delle centrali nucleari svizzere e la pertinenza delle misure prese sulla base degli insegnamenti di Fukushima». Ma c'è qualche problema, anzi i problemi sono addirittura 8
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• Chernobyl, flora e fauna e gli "specchietti per le allodole".
26 gennaio 2011
La visione dei filmati o la lettura degli articoli non fa sfuggire, a chi è attento, che essi enfatizzano il ruolo della natura che vince sulle radiazioni (e come sarebbe bello che fosse effettivamente così!) senza apportare nessun elemento derivato da analisi o da osservazioni condotte con procedimento scientifico, ma collocando ad arte nei servizi (in secondo piano rispetto al presunto sensazionalismo della notizia) le forme dubitative (“sembrano”, “forse”, “si sostiene”, “non sappiamo ancora”).
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• "IL NASO LUNGO DI CHERNOBYL"
26 gennaio 2011
IL NASO LUNGO DI CHERNOBYLFra scienza e libertà di informazioneLe industrie e i potentati coinvolti nel business nucleare vedono negativamente qualunque sviluppo che ostacoli l'accettazione da ... Leggi tutta la news » |
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• Ridotta la zona di Chernobyl in Bielorussia
19 settembre 2010
Equivale a più di 5.000 ettari il territorio per il quale è stato annullato il controllo d'accesso. La decisione è stata adottata dal Dipartimento Chernobyl del Ministero delle Emergenze bielorusso - lo riporta il giornale “Respublika”. Non sarà più vietato, quindi, visitare le aree popolate di Dzeryazhna, Kashanouka, Haradzeshnya, Ihnatauka ed altre. Secondo le autorità, infatti, dal periodo dopo l'incidente nucleare del 1986, il livello di radioattività è sceso notevolmente ed oggi non supera i 15 curie. Leggi tutta la news » |
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• Un progetto per riportare la gente e l'agricoltura a Chernobyl
16 agosto 2010
Mentre intorno all'area contaminata i boschi bruciano, il governo della Bielorussia ha annunciato una strategia per riutilizzare le zone evacuate dopo la catastrofe nucleare di Chernobyl, perché, come scrive entusiasta World nuclear news (Wnn),
«Tra il 2000-2010 l'area di terreni agricoli e abitati contaminati da cesio -137 , stronzio -90 o da entrambi è diminuita del 21%: da 12.970 a 10.210 chilometri quadrati».
DAL SITO greenreport.it
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• Padre nostro, liberaci dal global warming
9 agosto 2010
Metà Europa è afflitta da eventi climatici estremi e c'è chi si ostina ancora a considerarle catastrofi naturali o a imputarle alla volontà divina come ha asserito il presidente russo Medvedev di fronte alla sciagura che sta colpendo il suo paese.
DAL SITO GREENREPORT Leggi tutta la news » |
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