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Nemmeno la questione urgentissima della messa in sicurezza della centrale di Chernobyl è stata risolta e si è tutt’ora alle prese con i lavori di costruzione del nuovo sarcofago. Il reattore in pessime condizioni è infatti una vera bomba a orologeria che deve essere subito disinnescata. Dentro il reattore ci sono ancora 400 kg di Plutonio, oltre 100 tonnellate di combustibile nucleare e centinaia di migliaia di metri cubi di detriti che rimarranno radioattivi per 10.000 anni.
Si sta faticosamente costruendo un nuovo sarcofago per seppellire il dolore di Chernobyl e tornare a sperare nella sicurezza, almeno per una qualche decina d’anni (si presume che il nuovo sarcofago potrà resistere tra gli 80/100 anni massimo). Pesante 20.000 tonnellate a alto 108 metri, il nuovo sarcofago verrà assemblato su un’area contigua per poi esser fatto scivolare sulla vecchia struttura in cemento, che dall’86 sigilla i resti del reattore numero 4, ma che da allora ha iniziato a creparsi
“A causa dei lavori di costruzione – spiega Yuri Andreyev dell’associazione Soyuz Chernobyl – gli operai hanno dovuto scavare fino a dove si trova il combustibile nucleare. Ciò ha provocato un innalzamento del livello di radioattività nell’aria. Durante i lavori il livello di radioattività potrebbe superare la soglia di tolleranza centinaia, forse anche migliaia di volte”.
Gli esperti affermano che il progetto per la messa in sicurezza del reattore non risolve il problema principale di Chernobyl: le scorie all’interno.
Attualmente non c‘è alcun modo di raggiungerle e immagazzinarle in maniera più sicura.